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I video di Exibart.com [palazzo dei diamanti, ferrara] La vita, l'amore, il tempo, il sogno, la morte: tutto rappresentato attraverso il simbolo. In mostra a Ferrara tutto il Simbolismo minuto per minuto. Opere che danno voce, testardamente, all'interiorità e all'immaginazione. Da Moreau a Gauguin a ...

I video di Exibart.com [palazzo dei diamanti, ferrara] La vita, l'amore, il tempo, il sogno, la morte: tutto rappresentato attraverso il simbolo. In mostra a Ferrara tutto il Simbolismo minuto per minuto. Opere che danno voce, testardamente, all'interiorità e all'immaginazione. Da Moreau a Gauguin a Klimt. Ce ne parla Barbara Guidi, curatrice per Ferrara Arte...

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    Fabio Mauri, Picnic o il buon soldato, Galleria Michela Rizzo - Ex Birrificio Giudecca, Venezia. Fino al 30 Novembre

    "Picnic o il buon soldato" è il proseguo di un ...

    "Picnic o il buon soldato" è il proseguo di un dialogo iniziato tra Fabio Mauri e la Galleria Michela Rizzo, iniziato nel 2009 con la mostra "Fabio Mauri etc" ideata dall'artista stesso poco prima della sua scomparsa. "Picnic o Il buon soldato" è una mostra strutturata su due livelli: movimento e azione/stasi e contemplazione. La performance e le opere ideate da Fabio Mauri sul tema della guerra e della pace come involontaria attesa, sono realizzate utilizzando reperti originali e di uso comune del periodo bellico. L'esposizione è una parafrasi della vita. La natura diviene natura morta, essiccata da una morte reale che prevale su tutto.

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    Report - 32a BIENNALE RONCAGLIA. PASSATO PROSSIMO, ARTE NALL'EPOCA DELLA POST-TRADIZIONE - Sedi varie - San Felice Sul Panaro (Mo)

    L'edizione 2012 ha invitato quindici artisti ad interrogarsi sul complesso ...

    L'edizione 2012 ha invitato quindici artisti ad interrogarsi sul complesso tema della tradizione attraverso modalità espressive e linguaggi contemporanei, senza però dimenticare la fondamentale eredità della scultura e della pittura. Opere d'arte che sperimentano la tradizione nell'aderenza alle tecniche e ai generi dialogheranno con interventi site specific realizzati appositamente per il contesto della Rocca Estense e per il paese di San Felice, secondo due diverse chiavi interpretative che in certi casi s'intrecciano: la prima lavora sulla natura del fare artistico e sulle sue declinazioni contemporanee, sull'artigianalità e sul concetto di reinterpretazione e riscrittura (oltre che di citazione), la seconda è incentrata sul concetto di tradizione come luogo in cui rintracciare una propria identità culturale, sociale, familiare.

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    Report - MARLENE DUMAS. SORTE - Milano, Fondazione Stelline.

    La storia della Fondazione Stelline e alcuni capolavori conservati al ...

    La storia della Fondazione Stelline e alcuni capolavori conservati al Castello Sforzesco sono stati fonte d'ispirazione per le nuove opere qui esposte. Marlene Dumas è convinta che non si possa distruggere il passato, in quanto esso è sempre presente, così come lo spirito delle ‘Stelline' che continua a vivere all'interno dei luoghi. Il confronto con questi temi è, quindi, un approfondimento della sua autonoma ricerca ed insieme un omaggio alla storia e alla tradizione artistica della nostra città. In mostra saranno visibili alcuni dipinti della recente serie "Forsaken", centrata sull'immagine del Cristo crocifisso e del rapporto fra Padre e Figlio, mentre quelli inediti vertono piuttosto sulle figure della Madre e dei figli a cui dà la vita, esplicate nelle immagini di figure femminili, tratte dagli archivi dell'ex collegio delle Stelline, e nei ritratti di Pier Paolo Pasolini, di sua madre Susanna e di Anna Magnani grande interprete di "Mamma Roma".

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    Report - EVAN PENNY - RE FIGURED. Catanzaro, MARCA, Museo d'Arte di Catanzaro.

    Le sculture di Evan Penny ritraggono il corpo umano nei ...

    Le sculture di Evan Penny ritraggono il corpo umano nei minimi dettagli, fino all'ultimo capello, con tutte le rughe e i caratteri distintivi. Le sue figure, alle quali applica sapientemente strati di silicone e pigmenti, esprimono una presenza ossessivamente sensoriale. Eppure, il loro grado di artificio appare evidente in un'ambiguità consustanziale alla rappresentazione. Tecniche di alienazione come la compressione, l'allungamento o la distorsione, evocano componenti caratteristiche della fotografia, della televisione o dell'immagine digitale ritoccata. Il risultato di tutto ciò è l'apparizione di sculture anamorfiche che sviluppano nella bidimensionalità, ritratti tridimensionali o personaggi che avanzano all'interno della quarta dimensione rappresentata dallo spazio.

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    Report - HANS-PETER FELDMANN, SHADOW PLAY.eamp;nbsp;eamp;nbsp;eamp;nbsp; Milano, Hangar Bicocca

    Nel mostrare l'onnipresenza della riproduzione nel mondo che ci circonda, ...

    Nel mostrare l'onnipresenza della riproduzione nel mondo che ci circonda, Feldmann teorizza nella sua opera il concetto dell' "originale mancante": è la molteplicità delle riproduzioni che attribuisce all'originale il suo valore e non il contrario. Hans-Peter Feldmann è stato riscoperto dalle giovani generazioni di artisti per la sua capacità di riflettere sull'accumulazione delle immagini mettendo in discussione i meccanismi del mercato dell'arte e della costruzione del valore dell'opera. Nel 2010 ha vinto l'Hugo Boss Art Prize del Guggenheim Museum, che ha impiegato utilizzando l'importo del premio per tappezzare lo spazio espositivo con centomila banconote da un dollaro. Per HangarBicocca Feldmann ha ripensato e riproposto una nuova versione di una delle sue più conosciute e amate installazioni: Shadow Play è un'opera al crocevia tra fotografia e cinema, installazione ambientale e teatro. Attraverso il movimento e l'utilizzo della luce come elemento compositivo Shadow Play è una riflessione poetica sulle molteplici possibilità di interpretazione delle immagini.

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    Report - PETER DREHER - TAG UM TAG IST GUTER TAG. Bologna, P420 Arte Contemporanea

    A partire dal 1974, Dreher dipinge più volte quello stesso ...

    A partire dal 1974, Dreher dipinge più volte quello stesso bicchiere, nelle medesime condizioni, nella medesima posizione e con il medesimo punto di vista. Lo dipinge e lo ridipinge, ogni anno decine di volte come oggi ancora continua a fare, a distanza di quasi quarant'anni, sempre nello stesso formato, ad olio su tela e nelle sue reali dimensioni. Comincia a dipingerlo anche alla luce diurna con quell'unica concessione, alla serialiità della pittura, data dal riflesso - su una piccola porzione del bicchiere - della finestra dello studio, ogni giorno diversa. Migliaia di volte lo stesso bicchiere, uguali ma sempre diversi. L'ossessione di ripetere per accorgersi che ogni ripetizione è unica. Unica come un autoritratto. Ed è forse questo il senso della pittura di Peter Dreher, che ha in sè tutte le ansie di chi avverte l'urgenza del passare del tempo ma che vorrebbe non portasse cambiamenti, che cerca quasi la prova, in una pittura ossessionata, dell'uguaglianza rispetto al giorno prima, ma che finisce per inciampare in quei piccoli dettagli che tradiscono la distanza tra l'impermutabile vetro del bicchiere e la temporaneità dell'esistenza umana.

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    Report - AMERICAN DREAMERS, REALTA' E IMMAGINAZIONE NELL'ARTE CONTEMPORANEA AMERICANA - Firenze, CCCS - Strozzina.

    Esiste ancora oggi il "sogno americano"? Dall'11 settembre 2001 a ...

    Esiste ancora oggi il "sogno americano"? Dall'11 settembre 2001 a oggi gli Stati Uniti d'America hanno visto cadere certezze di invulnerabilità e sicurezza. Allo stesso tempo tuttavia uno spirito di ottimismo, una capacità di immaginazione, una volontà di credere sempre in un futuro a lieto fine attraverso il lavoro e nell'esaltazione dei valori di libertà e uguaglianza di opportunità sono rimasti centrali nell'idea stessa di "essere americani" e di "sogno americano": una promessa di successo e felicità continuamente alimentata dall'immaginario hollywoodiano e dall'estetica delle campagne pubblicitarie delle grandi multinazionali, dalla Coca Cola alla Disney. Fuggire dalla realtà diviene un modo per combattere la complessa difficoltà del presente: una rottura psicologica con la realtà o la creazione di un'alternativa migliore diventano strategie per fuggire da minacce concrete e reali come gli alti tassi di disoccupazione, la negativa situazione finanziaria internazionale, le previsioni apocalittiche sull'ambiente.

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    Report - YERVANT GIANIKIAN E ANGELA RICCI LUCCHI, NON NON NON - Milano, Hangar Bicocca.

    NON NON NON, la prima retrospettiva di installazioni e di ...

    NON NON NON, la prima retrospettiva di installazioni e di opere di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, comprende sette film originali e un display concepito dagli artisti che ospita disegni, acquerelli e un video. I film proiettati in HangarBicocca costituiscono nel loro insieme un grande affresco audiovisivo in cui si succedono una dopo l'altra le installazioni concepite dal 2000 in poi per spazi espositivi e museali. Attraverso un dispositivo di loro invenzione, la "Camera Analitica", i fotogrammi delle vecchie pellicole vengono riproiettati manualmente, rifotografati e rimontati realizzando nuove narrazioni di grande potenza evocativa che affrontano i grandi temi della storia del XX e del XXI secolo come la violenza coloniale, le grandi guerre, l'esilio, le migrazioni dei popoli, visti attraverso gli occhi delle moltitudini anonime.

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    Report - AMERICANI A FIRENZE. SARGENT E GLI IMPRESSIONISTI DEL NUOVO MONDO - Firenze, Palazzo Strozzi.

    Il flusso di artisti americani verso l'Europa ebbe un notevole ...

    Il flusso di artisti americani verso l'Europa ebbe un notevole incremento dopo la fine della guerra di Secessione nel 1865, e fu costante fino all'inizio del Novecento. Centinaia di pittori approdarono a Parigi e in Francia, altri studiavano in Germania; anche l'Inghilterra, l'Olanda, la Spagna erano mete ambite.L'Italia rappresentava un polo di attrazione irrinunciabile per la gran parte di essi. Firenze, Venezia, Roma per tradizione secolare erano al centro del Grand tour ed erano luoghi mitizzati da coloro che volevano conoscere e studiare l'arte del passato, oltre a esercitare un forte fascino per il clima, il paesaggio l'atmosfera, la gente. Per la prima volta, dopo le recenti mostre tenute in Francia e Inghilterra, in cui si è esplorato il rapporto degli artisti americani con quei paesi, vengono esposte le opere dei pittori americani che accolsero il linguaggio impressionista e che soggiornarono in Italia. La mostra vuole quindi studiare il rapporto dei pittori impressionisti americani con l'Italia e in particolare con Firenze a partire dagli ultimi decenni del XIX secolo sino ai primi del XX.

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    Report - MIMMO PALADINO, CERAMICHE - Faenza, MIC - Museo Internazionale della Ceramica

    Paladino espone opere fondamentali della sua produzione e alcuni inediti, ...

    Paladino espone opere fondamentali della sua produzione e alcuni inediti, realizzati appositamente per la mostra faentina che testimoniano del suo felice connubio con la città. Lo stesso Paladino ha voluto contribuire all'elaborazione del progetto espositivo con la scelta di opere che ripercorrono tutta la sua poetica: sculture dipinte che assumono la forma di quadri tridimensionali, lastre nelle cui concavità sono celati oggetti dal forte impatto emotivo, dischi e torri di dimensioni tali da rimandare alle ciclopiche fortificazioni micenee. Il nucleo delle nuove opere prosegue la sua poetica attraverso la realizzazione di una nuova serie di Vasi Alchemici, una nuova serie di Dormienti e una produzione ex novo di lastre di ceramiche dipinte come se fossero tele, ideali proseguimenti delle Maestà. Una mostra imperdibile che pone l'accento sul linguaggio dell'artista campano in un susseguirsi di segni, simboli e rimandi all'epos.

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